Rudrākṣa: I Semi Sacri di Śiva e il Potere della Mala nella Meditazione
Che cos’è il Rudrākṣa? 📿
Immagino che non tutti conoscano l’esistenza di questo particolare seme. Il Rudrākṣa è il seme di un albero che cresce prevalentemente ad altitudini montane, in particolare nella regione himalayana. I frutti di questo albero si presentano come piccole bacche rotonde di colore blu, simili a olive, che contengono all’interno semi duri e marroni. Questi semi, resistenti e dalle caratteristiche scanalature, vengono utilizzati per la realizzazione di mala (rosari sacri), ghirlande e gioielli spirituali.
Il termine sanscrito “Rudrākṣa” deriva da “Rudra”, uno dei nomi di Śiva, e “Akṣa”, che significa “occhio”. Secondo la mitologia vedica, i semi di Rudrākṣa hanno un’origine divina: si narra che nacquero dalle lacrime di compassione versate da Śiva dopo una profonda meditazione sulla salvezza del genere umano. Cadendo sulla terra, queste lacrime si trasformarono negli alberi di Rudrākṣa, donando agli uomini un potente strumento spirituale.
Proprietà del Rudrākṣa
Per millenni, saggi e asceti hanno adornato il loro corpo con questi semi preziosi, considerandoli un potente talismano. Le loro proprietà elettromagnetiche ed energetiche influenzano positivamente il corpo e la mente. A livello fisico, il Rudrākṣa contribuisce al benessere del cuore, del sistema nervoso e della pressione sanguigna. Sul piano mentale, aiuta a ridurre lo stress, l’ansia e la stanchezza, donando calma e chiarezza interiore.

L’uso della Mala e la Recitazione dei Mantra
La Mala di Rudrākṣa è utilizzata tradizionalmente per la recitazione dei Mantra (Japa). Tuttavia, la Mala destinata alla pratica non viene mai indossata come collana, per preservarne l’energia spirituale. Dopo la meditazione, si conserva con cura all’interno di un sacchetto di stoffa dedicato, evitando che venga toccata da altri o esposta a energie esterne.
il Śiva Purāṇa sottolinea l’efficacia del Japa (recitazione del mantra) con il Rudrākṣa, affermando che tale pratica conduce al successo spirituale. Inoltre, il Mahamrityunjaya Mantra, presente nel Ṛgveda (7.59.12) e nello Yajurveda(TS 1.8.6; VS 3.60), è tradizionalmente recitato utilizzando una mala di Rudrākṣa, evidenziando il legame tra questi semi e la recitazione dei mantra per ottenere benedizioni e protezione divina.
Come Tenere Correttamente la Mala
La Mala va sostenuta con la mano destra, facendo scorrere i semi tra il pollice e l’anulare, in modo che siano in contatto con il pulsare energetico. Il movimento avviene utilizzando il dito medio per far avanzare ogni grano, mentre il dito indice non deve mai toccare i semi, poiché rappresenta l’ego e l’azione mondana, entrambi da trascendere nella pratica spirituale.

Ogni Rudrākṣa è unico e porta con sé un’energia particolare, determinata dal numero di facce (Mukhi) presenti sulla sua superficie. Le Mukhi possono variare da 1 a 21.
Secondo la tradizione vedica, ciascun Mukhi è associato a una divinità e possiede specifiche proprietà spirituali e benefiche. Indossare o utilizzare il giusto Rudrākṣa può rafforzare la connessione con l’energia divina corrispondente, favorendo la protezione, la guarigione e l’evoluzione interiore.
Molte di queste varianti sono rare e costose.
Di seguito, un elenco dei principali Rudrākṣa e delle divinità a cui sono dedicati:

Elenco dei Semi di Rudrākṣa e le Divinità Correlate
- Ekamukhi (Una Faccia): Associato a Śiva, simboleggia l’unità e la purezza.
- Dvimukhi (Due Facce): Dedicato a Ardhanarīśvara, rappresenta l’unione degli opposti.
- Trimukhi (Tre Facce): Associato ad Agni, simboleggia la purificazione e la trasformazione.
- Caturmukhi (Quattro Facce): Dedicato a Brahmā, rappresenta la conoscenza e la creatività.
- Pañcamukhi (Cinque Facce): Associato a Rudra, simboleggia il controllo dei cinque elementi.
- Ṣaṇmukhi (Sei Facce): Dedicato a Kārttikeya, rappresenta la forza e il coraggio.
- Saptamukhi (Sette Facce): Associato a Sūrya, simboleggia la luce e la vitalità.
- Aṣṭamukhi (Otto Facce): Dedicato a Ganeśa, rappresenta la rimozione degli ostacoli.
- Navamukhi (Nove Facce): Associato a Bhairava, simboleggia la protezione e la guarigione.
- Daśamukhi (Dieci Facce): Dedicato a Viṣṇu, rappresenta la perfezione e la completezza.
- Ekādaśamukhi (Undici Facce): Associato a Rudra, simboleggia il potere spirituale e la realizzazione dei desideri.
- Dvādaśamukhi (Dodici Facce): Dedicato a Sūrya, rappresenta il controllo dei dodici aspetti della vita umana.
- Trayodaśamukhi (Tredici Facce): Associata al Signore Indra, la divinità vedica del fulmine e del re degli dei.
- Caturdaśamukhi (Quattordici Facce): Dedicate ad Hanuman, una figura importante nell’epica indù Rāmāyana, connotata da coraggio e devozione.
- Pañcadaśamukhi (Quindici Facce): Rappresentano il Signore Pashupatinath, un epiteto di Śiva come Signore dei pastori e degli animali.
- Ṣoḍaśamukhi (Sedici Facce): Associate al Signore Rāma, l’eroe principale del Rāmāyana, simbolo di virtù e giustizia.
- Saptadaśamukhi (Diciassette Facce): Dedicate a Viśvakarmā, il dio creatore e architetto nell’induismo.
- Aṣṭadaśamukhi (Diciotto Facce): Simboleggiano Bhairava, una manifestazione feroce di Śiva, spesso associata alla distruzione del male.
- Ekaviṃśatimukhi (Diciannove Facce): Rappresentano Nārāyaṇa, un epiteto di Viṣṇu che simboleggia l’aspetto universale dell’Assoluto.
- Vimśatimukhi (Venti Facce): Associate a Brahmā, il creatore dell’universo nell’induismo.
- Ekaviṃśatimukhi (Ventuno Facce): Dedicate a Kuber, il signore delle ricchezze materiali e dell’abbondanza secondo la mitologia indù
Come scegliere il proprio Rudrākṣa?
La scelta del Rudrākṣa più adatto non è casuale, ma segue un preciso calcolo astrologico basato sulla carta natale di ciascun individuo. In particolare, si prende in considerazione il pianeta (Graha) che governa la quinta casa (5H) per gli uomini e la nona casa (9H) per le donne.
Per determinare il numero di Mukhi del proprio Rudrākṣa personale, occorre individuare la posizione del signore della 5H o della 9H (5L o 9L) nella carta natale. Da lì, si inizia a contare a partire da 4 Mukhi nella quarta casa (H4) e si prosegue in senso orario fino a 15 Mukhi nella terza casa (H3). Guarda il grafico sotto per favorire la comprensione del calcolo.
Troppo complicato?? Se desideri scoprire quale Rudrākṣa sia più benefico per te, posso aiutarti con una consulenza astrologica personalizzata per individuare il seme più adatto alla tua energia e al tuo percorso spirituale.
Per i più curiosi (e coraggiosi!)
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